martedì 19 giugno 2012

il pepe della vita

Fa caldo. Finalmente. Ho sognato per nove lunghi mesi invernali questo momento, gioendo dei piccoli sprazzi di sole ad aprile, e sperando che continuasse (invece no poi c'e stato un maggio freddo e piovoso maledetto Nord).
Ma questa settimana ci siamo, il caldo, quello vero è arrivato nella sua magnificenza.
Lo so per certo, il mio termometro galileiano ha tutte le palle a terra, il che significa che in casa in questo momento ho una temperatura maggiore dei 28°C leggermente alleggerita da una leggera brezza tipo phon.

Il mio termometro di Galileo con le palle a terra,
Con questo caldo non c'è cosa più bella che vivere in Italia. L'Italia è stretta e lunga e per questo variegata. L'Italia è ricca di ogni ben di madre Terra. Non dico per esagerare, dico sul serio. 

L'Italia è un coacervo di tradizioni, musica, storia, cultura. Mare, montagna, pianura.
Ma soprattutto cibi.
Siamo famosi in tutto il mondo mille mila varietà di frutta e verdura, dal pomodoro originario (quello giallo, da dove appunto nasce il nome "pomo"-"d'oro") al cavolo di sticazzi a frattale.

E' questo ben di madre Terra che ci permette di ridurre drasticamente (davvero drasticamente) l'enorme quantitativo di carne che gli uomini moderni adorano mangiare in tutte le loro forme nei lunghi freddi e solitari inverni.

Non sono vegeterariana, ma mangio la carne circa una volta a settimana. E ormai ho dichiarato guerra aperta ai mangiatori di carne alla boia.

L'ultima singolar tenzone giocata a suon di piatti, si è svolta la settimana scorsa, dove, seppur in convalescenza, ho dimostrato che si può non mangiare carne, e stare bene, per anche 4 giorni alla settimana.

Il conflitto si è aperto con una spesa di almeno tre vaschette di carne rossa da parte di mia madre, accompagnate da prosciutto cotto, pancetta, coppa, ovviamente al suon di "ma mica il prosciutto è carne". No, è cellulosa lavorata per somigliare a una coscia rosata salata e stagionata un anno.

Smaltiti gli ingenti quantitativi di carne, ho preso di nuovo dominio della cucina, prima che il mio fegato ed intestino si rivoltassero.
per voi incalliti seguaci della carne a tutti i costi, qualche idea per pranzi o cene SENZA CARNE

  • melanzane, in tutte le loro forme. fritte, al forno, al vapore, arrostite, e condite nei più svariati modi. con pomodoro e mozzarella (e se proprio vi sentite deboli con un uovo) per una parmigiana, oppure per degli involtini oppure per un semplice carpaccio di melanzane alla menta
  • lo zatziki, fresco facile buono. è yogurt greco, mi ringrazierete per la vostra mobilità intestinale rinvigorita
  • humburgher di ceci. speziati con curry o zenzero (io preferisco il secondo) e una bella insalata, o anche una porcheriosa spalmata di ketchup o senape, dentro un bel semidolce
  • polpette di lenticchie, buonissime fritte tipo falafel, ma anche al forno hanno un loro perchè. magari con del riso integrale e una fritturina di peperoni e porri
  • cartoccio di zucchine e pomodori, con formaggio cremoso e fontina
  • le zucchine, sono le escort della cucina, stanno bene con tutti e le trovate sempre le potete fare anche a parmiggiana, oppure a strati con le patate tagliate sottili e fare un bel timballino, oppure ripiene di quel che avete
  • le patate, un gateau di patate vegetale, con in mezzo del radicchio o delle zucchine o del pomodoro e tanto parmiggiano
  • e cosa dire delle insalatine miste? con le mele i pinoli e l'uva passa...
  • e poi c'è il sempre presente cavolo verza per involtini magari con del riso dentro o anche per una corroborante torta salata con del gorgonzola e del grano saraceno
  • i pomodori e i peperoni ripieni...
devo davvero continuare?

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