mercoledì 30 gennaio 2013

De invidia borlengis

Da mesi ormai sono stata costretta ad abbandonare questi lidi, non per mia volontà ma per eventi che hanno cambiato la mia condizione.

Qualche mese fa mi è stata diagnosticata un'acuta forma di invidia borlengis: trattasi di un'infermità psicosomatica ad altissima incidenza tra le giovani gestanti, residenti a Modena, che non siano state già sensibilizzate da toxoplasma gondii.

La mancata infezione con il toxoplasma costringe infatti a rinunciare a tutti gli alimenti crudi e a tutti i preparati che li contengono, compresi gli amati borlenghi, al fine di non contrarre l'infezione durante la gravidanza.
L'infezione da toxoplasma è dannosissima per il piccolo ospite ma la suddetta astinenza, con il passare dei mesi, può determinare la comparsa di questo disturbo psicosomatico.

Questi gli invalidanti sintomi che mi hanno colpito e contro i quali ho dovuto sottopormi ad alcune pratiche ascetiche al fine di evitare violenti raptus (in particolare verso il marito ingordo):
  • sciallorrea in presenza di chioschi con borlenghi o di menù con l'indicazione "borlenghi"
  • acuminazione della vista e dell'olfatto verso le persone con in mano un borlengo
  • rabbia e frustrazione verso i vicini che ne fanno consumo
  • ma anche depressione
  • senso di inadeguatezza e di inappetenza davanti all'ennesima tigella al prosciutto, cotto
  • tremore delle mani alla vista di un piatto con borlenghi
  • sudorazione
  • tic motori e fonatori 
(per questo motivo si pensa che l'invidia borlengis sia una patologia ancora oggi sottostimata in quanto erroneamente ascritta a sindrome di Tourette, per fortuna mi sono rivolta ad un valido specialista)
specialista in malattie rare e animali immaginari (e viceversa)

Come potrai immaginare questi sintomi mi hanno costretto ad una cura e all'astinenza forzata da luoghi atti alla produzione dei borlenghi e l'internato non ha favorito la ripresa alle mie abitudini.

Con letizia posso però confermarti che dal 02 dicembre, essendomi liberata del mio piccolo ospite, sto velocemente e parzialmente recuperando tutte le mie capacità psicofisiche e alimentari.

Posso considerare passato il peggio anche se al momento la mancanza di sonno causa nuovo piccolo uomo in casa, non favorisce comunque il mio recupero psicologico.
Unico consiglio per evitare la recidiva o il contagio: allontanarsi da Modena durante la gravidanza.