mercoledì 21 gennaio 2015

Anche gli italiani a volte sbagliano (un post culinario)

Come per la precedente, anche in questa maternità occupo le lunghe ore trascorse sul divano a nutrire la cozza guardando diversi programmi, mattutini e soprattutto culinari.

Del resto nella mia presentazione non ho mai celato la mia passione per la cucina e questi programmi mi danno sempre ispirazione, consigli, spunti di tecnica, che in qualche modo, nel tempo libero cerco di rielaborare (si sono una mamma che passa il suo tempo libero in cucina, potete ridere di me).

In questi programmi in genere vedi i vecchi classici (quelli che prima o poi li devi fare, però cavoli ci vuole un sacco di tempo), i vecchi classici rivisitati (uhm questa cosa fatta così forse ce la posso fare anche io), le nuove proposte (la paprika cel'ho, il curry anche e persino la soya, potrei anche farcela).
Ci sono i critici, i criticoni, gli assaggiatori, i poveri mal capitati "I wanna be a chef", e finisci prima o poi anche tu per diventare un critico, criticone, o mal capitato "wanna be".

Io sono per lo più della terza categoria, con qualche deriva sul critico.
Oggi ho deciso di deliziarvi con quei 5 piatti/accostamenti/condimenti in cui gli italiani, che hanno fama di grandi esperti del gusto, hanno miseramente fallito.

1. Prosciutto e melone:
il primo posto va a questo antipasto molto in voga tra gli anni '80-'90. è un tremendo errore. Accosta un frutto profumatissimo e succosissimo a un prosciutto, tendenzialmente dolce (se buono è dolce!), con poca umidità e con un grasso scioglievole che con il viscido del melone proprio non ci sta. L'unica spiegazione che mi do è che il cuoco che l'ha inventato aveva ricevuto una partita di meloni solo odore e niente gusto che ha cercato di salvare.

2. La pasta panna e salmone:
un ever green anni '80-'90 (sto iniziando a pensare che questa decade per la cucina italiana è stata davvero grigia), per cui basta una sola parola: una mappazza, povero pesce, sacrificato per un'ingiusta causa.

3. Il parmiggiano sta bene dovunque, e quindi anche sul pesce:
l'ultima volta che mi hanno detto questa frase le mie papille gustative hanno cominciato a seccarsi e gli occhi a lacrimare. Il parmiggiano NON va con il pesce, se proprio proprio vuoi mettere qualcosa sul pesce posso concedere del pangrattato abbrustolito e aromatizzato oppure, in casi di piatti tipici nati così, del pecorino grattugiato. STOP.

4. Il limone sul pesce arrostito:
io lo so che a volte il pesce non sia proprio pescato-cotto-mangiato nell'arco di 24 ore, e che può assumere il retrogusto di baccalà, e che ad alcuni può non fare impazzire (e ci credo se ti mangi filetti che orami fanno la danza del ventre tanto sono vecchi), ma questo non è un buon motivo per usare il succo di limone. il succo è un composto acido e salino, la sua composizione tende a "cuocere" la carne (ed infatti viene spesso usato per le marinate), quindi su un pesce arrostito non fa che alterare il gusto dell'affumicatura. NO NO NO. se proprio volete dare l'aroma limonato potete mettere una scorza grattugiata nel condimento (olio e sale).

5. Il limone sulla cotoletta alla milanese:
una delle poche cose buone che i milanesi hanno inventato, così croccante e succulenta...la volete rovinare con una spruzzata di succo (contenente quindi acqua) che farebbe ammosciare anche le fritture più gagliarde???

Probabilmente ci sono anche altri epic fail sparsi, per esempio non mi sono concentrata sui dolci, ma temo che qui sia più difficile: la pasticceria in genere è una scienza esatta.

Nota ai punti 2 e 3: i prodotti della mucca sul pesce in generale non ci vanno!